Il 5 aprile 2024 ho avuto il privilegio di regalare un profumo all’attrice Barbara Bouchet durante la trasmissione Da noi… a ruota libera condotta da Francesca Fialdini su Rai 1. La fragranza è stata realizzata da Joseph Caruso, anima creativa di Smell Atelier, che è riuscito a intuire i gusti di questa icona del cinema italiano. La mia apparizione a sorpresa si può vedere nella registrazione della puntata su >> Rai Play.
Ero già stata in uno studio televisivo diverse volte, ma era la prima volta che apparivo in una trasmissione così di punta. Devo dire che la televisione non è mai stata una mia ambizione, anzi… mi imbarazza parecchio. Ma stavolta la faccenda aveva un colore molto particolare. Per spiegarlo dovrò raccontare un retroscena della mia vita personale.

Il 5 aprile, quando tutta sorridente e variopinta consegnavo la fragranza nelle mani della Bouchet, erano passate solo poche settimane dal giorno in cui avevo dato l’estremo saluto a mio padre. E per capire quanto fossi legata a lui basta ascoltare l’introduzione del mio speach per TEDx registrato nel 2017.
Nell’ultima fase della sua vita, mio padre passava molto più tempo davanti alla TV di quanto avesse mai fatto prima. Dato che era diventato difficile conversare con lui, quando lo andavo a trovare alla domenica, mi sedevo al suo fianco e guardavamo qualche programma insieme. Quasi sempre si sintonizzava su Rai 1 per seguire “Da noi… a ruota libera“. Come ho detto, faticava a parlare e quando lo faceva a volte diceva cose un po’ strane o lanciava messaggi che dovevamo decifrare intuendo i suoi ragionamenti e completando i pezzi mancanti. Così uno di quei pomeriggi, mentre ascoltavamo un’intervista di Francesca Fialdini, se ne uscì dicendo: “Perché non vai anche tu lì?“. Non ricordo quale sia stata la mia risposta, so solo che mi misi a ridere e pensai che l’aveva sparata davvero grossa.

Poche settimane dopo la sua situazione precipitò in modo drammatico.

Mi stavo appena riprendendo dallo stordimento della sua perdita, quando un collaboratore della Rai mi ha contattata. La richiesta era praticamente folle: realizzare una fragranza alla velocità della luce e portarla a Roma per fare una sorpresa a una delle ospiti della puntata. Folle, si, ma ho accettato subito sbloccando ogni remora e sbloccando anche le legittime perplessità di chi la fragranza la doveva comporre a tutti gli effetti.
A guidare la mia decisione non è stata solo la consapevolezza della pubblicità che avrei ricevuto (come tutti non vivo d’aria) e che di riflesso avrebbe ricevuto l’associazione che dirigo. Ma piuttosto la certezza che si trattasse di un messaggio inviatomi da mio padre. Mi stava dimostrando che non parlava affatto a sproposito quel giorno. E che l’impossibile può accadere con la naturalezza con cui sbattiamo le ciglia.
In effetti, l’uomo era dotato di una straordinaria capacità di concretizzare i suoi desideri e questo lo faceva apparire fortunato agli occhi dei più. Ma la fortuna è solo un tiro di dadi. La sua era piuttosto un’incrollabile fiducia nella magnanimità dell’universo.

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